Anno XVII, 1975, Numero 4, Pagina 264
Il 1° dicembre 1975 si è svolta a Roma, in occasione della riunione del Consiglio europeo, una grande manifestazione federalista. Essa è iniziata con una serie di discorsi in Campidoglio, introdotta dal Presidente del Movimento europeo, Petrilli, ed è stata conclusa da un corteo di circa tremila persone che ha raggiunto palazzo Barberini, sede della riunione del Consiglio europeo. Nel corso della riunione in Campidoglio è stato approvato un appello che è stato successivamente presentato a Moro, nella sua qualità di presidente di turno, da una delegazione composta da Petrilli, presidente del Movimento europeo, da A. Majocchi, segretario del Movimento federalista europeo e da Serafini, segretario generale dell’A.I.C.C.E.
Un altro appello del presidente dell’U.E.F., Albertini, è stato fatto pervenire a tutti i capi di Stato e di governo che hanno preso parte alla riunione. Pubblichiamo entrambi questi appelli, e con essi il testo della lettera ai militanti del presidente Albertini, a commento della manifestazione. La dichiarazione cui Albertini fa riferimento verso la fine della lettera è quella che noi riportiamo come editoriale all’inizio di questo fascicolo.
APPELLO AL CONSIGLIO EUROPEO
APPROVATO IN CAMPIDOGLIO
Dalla fine della seconda guerra mondiale l’Europa costituisce di fatto una comunità di destino.
A questa comunità di destino deve essere riconosciuto il diritto di scegliere in modo democratico il suo avvenire. È una verità evidente che senza l’eiezione europea, cioè senza la partecipazione diretta dei cittadini e delle forze politiche e alle scelte europee, non si può realizzare l’unione economica e monetaria, né affrontare in modo adeguato i gravi problemi economici, politici e sociali che si pongono all’Europa e ai suoi Stati.
Per questa ragione, perché nessuno Stato può salvarsi da solo, e soprattutto perché l’Europa è una comunità di destino, deve essere riconosciuto agli Europei, senza ulteriori indugi, il diritto di voto europeo.
I rappresentanti delle forze europeistiche, convenuti oggi in Campidoglio, chiedono pertanto al Consiglio europeo di approvare il progetto di Convenzione sull’elezione diretta a suffragio universale del Parlamento europeo in modo che al più presto, e in ogni caso non oltre il 1978, si possa tenere simultaneamente in tutti i paesi della Comunità la prima elezione europea.