IL FEDERALISTA

rivista di politica

 

Anno XLIV, 2002, Numero 3, Pagina 163

 

 

Mario Albertini
 
 
A cinque anni dalla scomparsa di Mario Albertini le Università Studi di Milano e di Pavia, insieme al Movimento federalista europeo, hanno dedicato alla sua figura di studioso e di militante il Convegno «Mario Albertini nella storia del pensiero federalistico», che si è svolto a Milano l’8 aprile 2002.
Il contributo di Mario Albertini alla teoria del federalismo e alla lotta per l’unità europea costituiscono un patrimonio irrinunciabile per coloro che vogliono comprendere la storia del nostro tempo e portare il loro «granello di sabbia» alla causa della Federazione europea e, in una prospettiva più lontana, a quella della Federazione mondiale.
Con Albertini la teoria del federalismo è passata dall’approccio esclusivamente istituzionale (il federalismo come teoria dello Stato federale) ad un approccio globale, che ha elevato il federalismo alla dignità di dottrina politica al pari del liberalismo, della democrazia e del socialismo.
Rifacendosi a Kant Albertini riteneva che il federalismo fosse un canone di interpretazione della storia intesa non come somma di storie nazionali ma come storia dell’umanità in cammino verso la pace perpetua. A partire dal pensiero e dalle battaglie di Hamilton per creare la Federazione americana, egli ha sviluppato e approfondito gli aspetti istituzionali del federalismo, così come i problemi dell’azione politica e strategica che si pongono laddove è in atto il tentativo di creare uno Stato federale unendo Stati storicamente consolidati.
Convinto del significato rivoluzionario del federalismo come risposta ai problemi che l’umanità deve affrontare nell’attuale sovranazionale della storia, Albertini ha rielaborato il concetto di corso della storia, che la cultura occidentale aveva recepito in maniera meccanica dalla dottrina marxista, attraverso una sintesi innovativa del pensiero di Marx e di Kant. Così come ha ripercorso, rinnovandolo, il pensiero dei teorici della ragion di Stato per analizzare gli aspetti di potere della politica.
Nel corso del convegno milanese John Pinder, Salvatore Veca, Francesco Rossolillo, Tommaso Padoa-Schioppa, Sergio Pistone e Lucio Levi hanno trattato alcuni aspetti del suo pensiero e della sua lotta per l’Europa. Pubblicandone le relazioni in questo numero, Il Federalista vuole contribuire a mantenere viva l’eredità intellettuale e morale del suo fondatore.
 
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